News

Pronti per il gran finale

Siamo già a venerdì, questo significa che domani si concluderà la manifestazione dopo un’intensa settimana tra partite, problemi con la pioggia, sole, pranzi e cene con gli amici, birre in compagnia, discussioni tra i giocatori. In sostanza dopo una settimana che non ha smesso di stupire un secondo.
Il primo a guadagnarsi il posto in questa arena di gladiatori è stato il tedesco Moritz Baumann venticinquenne di una piccola cittadina vicino al confine con la Svizzera, accompagnato dall’amico-coach, Moritz ha dato prova di grandissime capacità tennistiche in grado di mettere in difficoltà tutti gli avversari. Dal gioco potente e solido il tedesco oggi non ha lasciato scampo al suo avversario che pur essendo la testa di serie numero 1, non è riuscito a stare ai ritmi dell’avversario. Cedendo dopo poco più di un’ ora e un quarto per 62 63.
Moritz non può che essere soddisfatto della sua prestazione anzi aggiunge :” Di sicuro è stata la migliore partita del torneo ma anche dell’ ultimo periodo. Non ho commesso errori e sono sempre stato costante nel mio gioco. Domani è la finale, li è tutto un altro sport ogni cosa diventa più imprevedibile di quanto già lo è nella normalità. Spero di riuscire a esprimermi come oggi e sicuramente voglio vincere”.
“Anche se giocherò contro un italiano non ho più di tante pressioni, qui a Vercelli mi sono trovato come a casa. L’hotel era discreto, il cibo anche, la cordialità e la gentilezza mi hanno stupito molto. Un bell’8-9 per l’organizzazione non può che non essere meritato . La cosa da migliorare sono forse un po’ i campi, riuscire ad averli tutti uguali sarebbe un buon inizio. La differenza tra l’1 il 2 e il 4 è parecchia.”
Ragazzo che già all’apparenza dimostra una maturità e un intelligenza notevole ma che anche la sua storia non lo nasconde:
“Da ragazzo non sono mai stato un asso in questo sport, giocavo, mi divertivo facevo i miei tornei ma non mi sono mai avvicinato neanche lontanamente ai primi dieci della mia nazione. Solo a 18 anni sono entrato nei top 20 ma questo non ha cambiato i programmi che per il futuro. Finita la scuola mi sono iscritto a un college in America dove ho studiato per quattro anni, rientrato in Germania a quel punto ho deciso di voler provare a fare il tennista e con tanti sacrifici e impegno è iniziata la mia carriera che spero andrà avanti ancora a lungo. Ora voglio riuscire a giocare più challenger per poter iniziare anche a partecipare a qualche torneo di qualificazione negli ATP. Comunque vada le mie idee “after tennis”ce le ho già chiare: tornare in America per un master e laurearmi in managment”
Successivamente dopo il primo incontro delle 12:00 sono scesi in campo l’Olandese che ora mai ha conquistato tutto il pubblico vercellese con la sua simpatia e ironia Thomas Schoorel (già vincitore dell’edizione 2010) contro il bresciano ventinovenne Alberto Brizzi. La partita non è stata come ci si aspettava, l’olandese infatti non è riuscito a giocare nei migliori dei modi come eravamo abituati. slider_finale_580x360Tanti gli errori e le giocate fuori schemi. Il nostro gigante oggi era proprio in giornata NO. Non è mai riuscito ad entrare in partita probabilmente stanco dall’ incontro disputato il giorno prima concluso per 75 al terzo o per un risentimento al gomito al quale ha subito un brutto infortunio che nell’ultimo periodo l ha condizionato parecchio. Bravissimo però il suo avversario che ha saputo approfittare della situazione come una volpe, conquistando un posto per la finale per 6262. Pochi gli errori da lui concessi, tanta la concentrazione su ogni punto e la voglia di correre su ogni palla (recuperando incredibili smorzate eseguite a occhi chiusi dall’avversario)
“Ho giocato un gran match, il mio compito era quello di adattarmi,essere solido, lottare e correre che sono le cose che so fare meglio. Sapevo che sarebbe stato lui a comandare e l’ ho accettato, imponendomi di non sbagliare. Domani sono pronto a ripetermi l’avversario se è arrivato fino a qui di sicuro è forte e le emozioni nelle finali spesso possono creare alcuni problemi. Io sono pronto a lottare e non intendo tirarmi indietro, come ho sempre fatto fin da bambino.
Sono sempre stato uno trai migliori d’Italia della mia categoria ma tanti ragazzi giocavano al mio livello, ho frequentato una scuola privata per ragionieri in serale dalle 18:30 alle 22:30 che mi permetteva di allenarmi al mattina.
A 18 anni ho avuto un brutto infortunio al polso che mi ha costretto a portarmi alla decisione di iniziare a giocare il rovescio a una mano per poter continuare. Questo ha creato un po’ di squilibrio nel mio tennis perché a quell’ età imparare un colpo da 0 non è facile. Però ora non mi lamento.”
Questi saranno i protagonisti dell’atteso evento di domani mattina alle 10:30.
Ma la giornata di oggi non è conclusa qui, hanno disputato infatti alle 16.30 sul campo 1 la finale del torneo di doppio che ha visto fronteggiarsi la coppia straniera Nieminem\Molteni contro i due giovanissimi italiani Baldi\Licciardi che sono arrivati in finale dando prova di saper giocare il doppio quasi come i fratelli Bryan ma anche loro oggi hanno avuto qualche difficoltà nel ritrovare la loro prestazione migliore. Sarà stata un po’ l’emozione della finale ma i due italiani hanno commesso molti errori gratuiti e non sono riusciti a essere molto efficaci a rete, come abbiamo ammirato nelle partite scorse. Ottima la sintonia degli avversari che sembrava avessero uno stampo in ogni palla nel continuare a riprodurre colpi vincenti con una bassissima soglia di errori.
La finale conclusa per 60 62 ha visto Baldi e Licciardi abbandonare il campo un po’ delusi ma comunque accompagnati da un grande applauso per la loro bravura e come incoraggiamento per vederli presto raggiungere i loro sogni, che sappiamo essere alle porte.
Cecilia Castelli